VILMINORE – Il Convento? Non al Comune ma alla Parrocchia. “O meglio andrà alla Comunità” Ecco perché

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L’annuncio che il complesso dell’ex Convento delle Suore andrà alla Parrocchia e non al Comune ha suscitato reazioni diverse. La bella notizia è che resta alla comunità”, sottolinea don Angelo. I due protagonisti del “tandem”, il sindaco Pietro Orrù e l’arciprete Don Angelo Scotti hanno fatto un comunicato congiunto in cui annunciano la comunicazione della donazione, già deliberata dal Consiglio generale della Congregazione (in questi giorni impegnata a Roma per il rinnovo delle cariche generalizie). Sorpresa. Non al Comune che ne aveva fatto richiesta, ma alla Parrocchia. Già un mese fa Araberara aveva anticipato l’annuncio della donazione, condizionata da una sorta di diritto di prelazione da parte della Curia, ma anche allora sembrava destinata al Comune che ne aveva fatto richiesta ufficiale con tanto di delibera. La Curia, con il suo economo, dopo la visita al Convento, aveva deciso di lasciare alla “comunità” un bene sorto proprio storicamente con lasciti e donazioni delle famiglie vilminoresi. Già ma la comunità ha due enti giuridicamente distinti, la Parrocchia e appunto il Comune. Un tempo si sarebbe detto che comunque i due enti insistevano sulle stesse persone, oggi magari ci sarebbe qualche distinguo.

La rivendicazione di una primogenitura su quello che è comunque un successo, avere a disposizione della comunità locale il bene, è stata sfumata dalla stretta di mano tra i due protagonisti del “tandem”. Quando gli si fa notare che ad alzare il trofeo non è stato chi guidava ma quello che era seduto, a suo dire, sul sellino posteriore (fuor di metafora l’arciprete), don Angelo cambia metafora, diciamo che in una squadra c’è uno che segna ma qualcuno gli ha fatto lassist…”.

E allora riavvolgiamo il nastro. In questi ultimi dieci anni il convento è rimasto deserto, dopo che le suore della Congregazione della Carità “dette di Maria Bambina” avevano lasciato Vilminore. Le sollecitazioni perché qualcuno si interessasse per acquistarlo erano state inizialmente mortificate dai primi contatti che il sindaco Orrù aveva avuto con la Casa Madre milanese (a una timida offerta di circa 300 mila euro gli era stato risposto che bastavano giusto per diventare proprietari del cancello d’ingresso del parco). Ma le ripetute sollecitazioni (specialmente – sottolinea adesso don Angelo da parte di Sandro Morandi, Lino Pungitore e Assunta Tagliaferri) hanno comunque tenuto sul pezzo il sindaco, fino a uno sbocco ufficiale con la delibera di Giunta dell’8 febbraio scorso che lasciava intendere che la trattativa si era sbloccata a favore del Comune: “… rilevato dunque che è intenzione dellAmministrazione procedere allacquisizione gratuita degli immobili denominati ex Conventoal fine innanzitutto di incrementare il patrimonio immobiliare dellEnte ma con la specifica finalità di destinarlo a scopi sociali nellinteresse dellintera collettività…”.

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