TORRE BOLDONE – I 6 mila pannelli fotovoltaici, la polemica social, l’ira di Gherardi e i dubbi delle minoranze

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Mi ha dato fastidio e mi ha fatto veramente male”. Nicola Gherardi, consigliere comunale di maggioranza di Torre Boldone è arrabbiato. Sul gruppo facebook “Sei di Torre Boldone se…” tra i vari commenti al post in cui si parlava dell’installazione di seimila pannelli fotovoltaici sul territorio di Torre Boldone, ne è apparso uno in cui si accusava l’ex assessore di avere un tornaconto personale da questa operazione. L’area verde al centro del dibattito si trova in via Imotorre, in zona Martinella. “Mi si chiamava in causa senza fare nome e cognome, ma era evidente che il riferimento fossi io – spiega Gherardi – Una persona che non conosco sosteneva che il terreno sul quale prevedibilmente nei prossimi tempi ci sarà un progetto di un impianto fotovoltaico, fosse di proprietà di mio padre, che è defunto. Quindi, insinuava una certa collusione e un certo interesse da parte di una persona allinterno dellAmministrazione, ovvero io. È la cosa più falsa e sbagliata del mondo. La mia famiglia non hai posseduto nessuna quota di quel terreno. Mio padre faceva tuttaltro lavoro e non hai mai fatto parte dellImpresa edile Gherardi che era in parte proprietaria di quellappezzamento”.

Per rimarcare quanto l’accusa mossa nei suoi confronti fosse falsa, Gherardi aggiunge: “Io sono in amministrazione dal 2009. Il primo atto che abbiamo fatto con Claudio Sessa, che era sindaco, è stato quello di cassare definitivamente la possibilità di edificare su quel terreno.

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