“Sto vivendo serenamente questi giorni, continuando a fare quello che ho sempre fatto, vivendo il mio servizio in carcere il sabato, i lavori in convento e insomma, le cose di tutti i giorni”, dice dall’altra parte del telefono Fra Luca Savoldelli, classe 1990, che vivrà l’ordinazione sacerdotale sabato 24 giugno a Caravaggio, al Santuario di Santa Maria del Fonte. Prova a nascondere l’emozione e prosegue: “Certo, dentro tutto questo c’è una preparazione pratica, ma anche spirituale più intensa, ho passato una settimana all’Eremo di San Giorgio dei Monaci Camaldolesi a Bardolino, una settimana di ritiro in monastero lasciando per un attimo perdere tutte le cose pratiche, anche se importanti, per fare qualche giorno di silenzio e stare nell’essenziale”.
Un cammino di fede iniziato nel 2010, quando Fra Luca aveva vent’anni e faceva il metalmeccanico in un’azienda di Cerete: “C’è una frase di San Gregorio di Nissa a cui sono molto legato e dice: «Colui che ascende non smette mai di andare di inizio in inizio; non si finisce mai di incominciare», ecco, anche io sono convinto che non si finisca mai di ricominciare e questo è un nuovo inizio di un cammino di discepolo di Gesù Cristo con una missione particolare che richiede un’unione ancora più intensa con lui e con le persone, soprattutto in un atteggiamento di ascolto e di disponibilità”.
Da Rovetta Fra Luca è arrivato al Convento del Santissimo Redentore, sull’Isola della Giudecca, a Venezia: “Ma tra la fine di agosto e l’inizio di settembre verrò trasferito, anche se non so ancora dove. Nel frattempo continuerò a stare nel Convento di Venezia e continuerò la mia vita da frate cappuccino, che è la vita consacrata, con il sacerdozio e quindi andrò ancora al carcere femminile o nelle parrocchie dell’isola e metterò a servizio della chiesa e delle persone che incontrerò anche il ministero celebrando l’Eucarestia e confessando”.
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