E’ una passione di vecchia data quella di cui ci parla Silvia Bosio, sindaca del paese, la passione cioè per i cani da ricerca che l’ha fatta salire sul podio del Team Mondiale FCI 2023 in quel di Craiova, in Romania:
“Ho iniziato a fare il conduttore di cani da soccorso nel 2007, quando durante un’iniziativa della scuola locale potei assistere ad una esercitazione del gruppo ‘Argo’ di Fiorano. All’epoca avevo un cane pastore tedesco , una delle razze particolarmente adatte a questo tipo di lavoro, rimasi impressionata dalla bravura che questi animali dimostravano nelle situazioni di emergenza e pensai che questo tipo di volontariato poteva fare anche al caso mio”.
Silvia dunque inizia l’addestramento e l’attività, dapprima con gli Alpini , per poi passare all’Associazione Nazionale Carabinieri, con la cui squadra ha vinto, appunto, il Campionato mondiale cui abbiamo già accennato:
“I cani che vengono addestrati per la ricerca ed il soccorso delle persone disperse sotto le macerie e in superficie sono di razze diverse: pastori tedeschi grigi, pastori del Belgio, Border collie, Golden, Labrador retrive ed altri, razze particolarmente ‘vocate’ a questo compito”.
L’addestramento comporta un rapporto straordinario del cane con il suo conduttore: i cani vivono insieme a lui fin dai loro primi mesi di vita, e vengono ‘educati’ in modalità di gioco e gratificazioni attraverso il cibo, per trasmettere loro la voglia di lavorare con il loro padrone: capacità da sviluppare attraverso varie fasi, fino al ‘traguardo’ finale che è la capacità di segnalare il ritrovamento della persona dispersa (nelle esercitazioni rappresentata da un figurante) e di starle vicino fio all’arrivo del conduttore e dei soccorsi del caso. Dicevamo che quella di Silvia per i cani è una passione che viene da lontano:
“Mio padre era un cacciatore, abbiamo sempre avuto cani in casa…Più avanti, quando avevo pensato di diventare suora ed ero in convento per riflettere su questa eventuale scelta, le Suore pensarono di comprare un cane da guardia per la sicurezza del convento stesso, e si trattò di un pastore tedesco che venne affidato alle mie cure. Quando poi decisi di tornare a casa e il cane rischiava di diventare un problema per le Suore, lo portai con me. Da allora ho sempre avuto un rapporto ravvicinato con i cani, quello con cui abbiamo vinto il campionato mondiale è già il quarto della serie, è una femmina, si chiama Viky e ovviamente vive sempre con me”.
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