FONTENO – Più di 60 speleologi impegnati nel recupero della donna infortunata

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Sono più di una sessantina gli speleologi del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (IX Delegazione lombarda e delegazioni speleologiche di Veneto, Piemonte, Trentino, Alto Adige ed Emilia Romagna), impegnati nel recupero di una speleologa infortunata nella grotta “Bueno Fonteno”. Sul posto anche una decina di tecnici della VI Delegazione Orobica, che stanno operando per organizzare il tratto dove avverrà il recupero esterno alla grotta, quando la barella con la ragazza infortunata uscirà dall’imbocco. Il luogo dell’incidente è in una zona esplorativa labirintica, una grotta molto stretta e bagnata, con diverse verticali, tra cui un pozzo di 55 metri, all’interno del quale è presente una cascata, che è stata imbrigliata per permettere la progressione dei soccorritori e della barella. La donna ha trascorso la notte assistita dai sanitari del Cnsas e dai tecnici di soccorso speleologico. Le condizioni ambientali rendono le manovre molto complesse, anche per la pioggia di stanotte, che ha parzialmente interessato anche l’interno. L’incremento della portata d’acqua sui salti verticali ha reso impraticabile la zona sopra il pozzo da 50 metri. In questo momento ha ripreso a piovere ma la progressione è in una zona meno interessata dallo scorrere dell’acqua. La barella è in trasporto lungo il meandro che precede i saltini prima dell’uscita. Le condizioni della speleologa infortunata sono stabili, medico e infermiere sono costantemente in contatto con la barella.

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