“Oggi sono andata in comune per fare la carta d’identità e davanti a noi c’era una signora che si lamentava perché non riuscivano a risolverle dei problemi ed erano parecchie volte che tornava in comune, ma nulla, se n’è andata dicendo che avrebbe scritto a chi di dovere. Dopo mezz’ora di attesa tocca a me, faccio richiesta e niente si impalla il computer. Va be, per ingannare l’attesa c’è la macchinetta del caffè, fuori servizio. Prova e riprova il computer non funziona, dopo quasi un’ora me ne vado con nulla di fatto. Le ragazze mortificate mi dicono che non funziona. Salgo in ascensore (avevo con me bimbo di due mesi) buio pesto non va la luce. Ora io non so chi deve prendere in mano la situazione ma di certo qualcuno lo deve fare. Tra parentesi a me la carta di identità serviva e mi hanno consigliato di andare in un altro comune, ma penso che questo servizio lo debba fare il mio di comune”. È il lungo sfogo che una cittadina di Pianico ha affidato ai social raccontando la sua mattinata passata in Municipio. Si è accorta in pochi minuti di non essere però la sola ad essersi imbattuta in questa… confusione.
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