Dalla Provincia di Bergamo sono arrivati due responsi alla variante 5 del Pgt di Albino, voluta dall’Amministrazione guidata da Fabio Terzi, con al centro la contestata (dai gruppi di minoranza) riduzione della fascia di rispetto attorno all’Oasi Valpredina/Misma. Sono arrivati un ‘sì’ e un ‘no’… ma forse si tratta di un ‘ni’, stando a quanto sottolinea il tfaprimo cittadino albinese.
Terzi, si è parlato di bocciatura della variante da parte della Provincia, ma lei contesta la parola ‘bocciatura’. “Sì, la contesto perché, in effetti, non si tratta di una bocciatura, al di là di quanto è stato detto e scritto da qualcuno!”.
Prima però di parlare di questo stop (che poi sia uno stop momentaneo o definitivo, lo si vedrà nei prossimi mesi), ci facciamo raccontare la genesi di questa vicenda, che affonda le radici allo scorso decennio.
“Attorno all’Oasi della Valpredina c’è naturalmente una fascia di rispetto. È però successo che l’Amministrazione di Luca Carrara – spiega Terzi – in fase di variante generale al Pgt ha ampliato in maniera abnorme questa fascia, tanto che adesso è grande quattro volte l’oasi stessa. E questo è assurdo! E poi, chi l’ha ampliata non l’ha disciplinata. Manca quindi un elenco di norme e si viene quindi rimandati al piano di gestione dell’oasi, che stabilisce che per i comuni che nel Pgt si sono dotati di questa fascia di rispetto vigono le stesse regole dell’oasi stessa. In pratica, in tutta quest’ampia fascia di rispetto vigono le norme che regolano l’oasi, ma questo non va bene, perché altrimenti siamo in presenza di un ampliamento surrettizio dell’oasi stessa! Noi abbiamo chiesto un chiarimento alla Regione e il dirigente ci ha confermato che è come diciamo noi, le regole devono essere diverse tra l’oasi e la fascia di rispetto. Noi abbiamo quindi fatto questa variante chiedendo l’intervento di due agronomi per non danneggiare l’oasi stessa”.
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