Massimo Morstabilini è tornato da poco da Parigi, il gemellaggio con Le Raincy continua e non ci si perde certo di vista. E ora testa a Clusone per il rush finale di un anno intenso, nei giorni scorsi consiglio comunale dove la vicenda Setco ha trovato il capitolo finale: “Siamo andati a fare una fusione inversa – spiega il sindaco – sino ad ora la società madre controllava il 100% della Servizi, operazione portata avanti nel 2017 con il parere contrario del revisore dei conti, perché questo ha portato a una duplicazione dei costi, non c’era la necessità di fare una roba del genere e così siamo andati a sistemare il tutto. La Servizi incorporerà la società madre e ci sarà un’unica società, in questo modo i costi diminuiranno. Questa situazione stava portando ad erodere il patrimonio della società, ora si torna come prima”. La Set.co era nata dai sette Comuni dell’Altopiano, ora raggruppa qualcosa come 29 Comuni. La minoranza su questa vicenda aveva presentato un’interrogazione qualche tempo fa, interrogazioni che avevano riguardato anche altri argomenti. Caserma, si parla di lungaggini e ritardi: “E’ tutto pronto, devono fare il trasloco e lo stanno facendo. L’appalto per la caserma è andato un po’ per le lunghe perché ha preso il periodo del covid dove c’è stato un aumento spropositato dei prezzi delle materie prime. Ma siamo riusciti comunque a portarlo a casa in tempi ragionevoli, molte altre opere pubbliche di tanti Comuni non sono più nemmeno partite. E’ stato completato tutto senza nemmeno troppe lungaggini e comunque vorrei ricordare che questo era un appalto della Comunità Montana, non del Comune di Clusone”. Bando centro sportivo: “E stato assegnato alla società Asd Città di Clusone – interviene l’assessore ai lavori pubblici Davide Calegari – assegnazione ai primi di settembre dopo due aste deserte. Nel mese di giugno abbiamo rinnovato il bar per 58.000 euro, un rinnovamento totale e poi abbiamo portato l’impianto fotovoltaico da 30 a 60 kwatt, un’opera da 81.000 euro. Siamo andati a sistemare anche l’impianto dei Prati Mini, un mini intervento da 100.000 euro dove abbiamo piastrellato gli spogliatoi, dipinto i locali e sistemato l’impianto di aspirazione”. C’è poi la vicenda del chiostro Angelo Maj, dove la minoranza sostiene che non siete riusciti ad ottenere un finanziamento di quasi 7 milioni da Regione Lombardia: “Le cose non stanno così – spiega Morstabilini – c’è una convenzione del 2003 dove sta scritto che il Comune di Clusone avrebbe dovuto acquistare il Chiostro, solo nel 2017 c’è stato uno sblocco…
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