È stato un saluto ricco di emozioni quello che la comunità di Gandosso ha riservato al suo parroco don Michele Chioda, che se ne va dopo quattro anni e prosegue il suo servizio pastorale a Roma. Un tempo relativamente breve, ma che è stato abbastanza per costruire legami solidi. I suoi parrocchiani lo ricordano come un “Don con un cuore grande, con gli ammalati era dolce, sempre una parola di conforto, li rasserenava con la sua semplicità”. Anche il sindaco Alberto Maffi, durante il saluto del 24 settembre, ha ricordato: “La sua permanenza nel paese del Basso Sebino è stata subito contraddistinta dalle difficoltà derivanti dalle emergenze meningite e Covid. Ricordo la festa copatronale di San Giuseppe, il 1° maggio 2020 quando con tutto il paese forzatamente in lockdown abbiamo portato in processione la statua del Santo Protettore per tutte le vie del paese al fine di dare un segno di speranza e fiducia a tutta la Comunità, fortemente provata da mesi di lutti e sofferenze”.
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