Promoserio va al voto. Forchini: “Il turismo cambia ogni anno. Bisogna stare al passo”

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“Il turismo cambia continuamente, bisogna dare risposte nuove a nuove domande. Per farlo bisogna saper ascoltare, un orecchio all’esterno e uno all’interno”. È in estrema sintesi la logica di Maurizio Forchini, da sette anni Presidente di Promoserio (sette anni perché c’è stato l’anno del Covid, la regola è dei tre anni di carica, rinnovabili). E adesso l’assemblea dei soci (più di 300) è chiamata a eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione che a sua volta eleggerà il Presidente.

L’assemblea è composta dai rappresentanti di 44 Comuni (Val Seriana, tranne Castione che però è presente con Visit Prtesolana, Val di Scalve più Bianzano e Scanzorosciate), 2 Comunità Montane (Seriana e Scalve) e il resto da componenti di associazioni, Pro Loco, Musei ecc.

L’assemblea il 16 ottobre eleggerà gli 11 componenti del CdA (6 in rappresentanza degli enti pubblici e 5 dei “privati”). Poi toccherà agli undici eletti eleggere il nuovo Presidente o confermare quello in carica.

Promoserio, tanto per definire i numeri, ha attualmente 12 dipendenti, quasi tutti a tempo indeterminato (alcuni a progetto) e gestisce 6 infopoint (Ponte Nossa che è anche la sede di Promoserio, Clusone, Rovetta, Parre, Vilminore e Scanzorosciate). La Provincia di Bergamo ha diritto a un suo rappresentante. Il bilancio annuale è sugli 850 mila euro. I finanziamenti, oltre che dagli enti locali, arrivano attraverso i Bandi del Gal o di fregione Lombardia.

“Abbiamo dipendenti giovani, tra i 25 e i 37 anni, professionalmente preparati. Gli infopoint non sono solo uffici di informazione, diventano centri di ascolto e quindi poi di progettazione. Promoserio ha due anime, una rivolta verso l’esterno e una verso l’interno. Noi produciamo materiale sia cartaceo che digitale, partecipiamo alle Fiere e manteniamo una relazione costante col territorio. Solo così si possono fare analisi che poi consentono di produrre progetti e strategie turistiche, tenendo conto delle esigenze dei Comuni e degli operatori turistici. Il Covid ci ha fermato ma anche la ripresa ha offerto nuove opportunità, costruendo nuove proposte. Il turismo cambia continuamente, bisogna cogliere questi cambiamenti e dare risposte alle nuove esigenze. Attualmente 85% circa delle presenze sono lombarde, stanno riscoprendo l’ambiente e i servizi, cercando serenità, abbiamo organizzato parchi giochi per i bambini e gli operatori, almeno alcuni, stanno investendo tenendo conto appunto delle nuove richieste. Il turismo delle valli oggi è diretto alle famiglie, ma arrivano anche giovani coppie, il turista deve trovare accoglienza, deve essere in un certo senso coccolato, cerca tranquillità.

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