di Luca Mariani
Una festa patronale che divide. L’11 novembre come sempre, è San Martino. Quest’anno è di sabato. E per Alzano Lombardo è una grande festa. Al centro di questo fine settimana ricco di eventi c’è l’inaugurazione della Fontana della Comunità, simbolo della resistenza al Covid e dell’impegno civico degli alzanesi. Però nel programma c’è un buco per il sabato sera. Così il gruppo di Alzano Viva l’ha riempito con la proiezione del docufilm “Sotto la cenere”. Sarà la prima visione del lavoro artistico del regista Amir Saleh che analizza il periodo della pandemia del 2020, concentrandosi sulle decisioni politiche prese in quei giorni difficili.
Tanta gente, gli Alpini con il cappello e la penna nera, la Protezione civile con la giacca giallo-fluo, la banda ordinata ed elegante. È sabato mattina in piazza Partigiani. Tutti sono disposti in cerchio. Al centro la nuova scultura in marmo bianco da cui sgorga l’acqua che anima la fontana. A dominare la scena il sindaco Camillo Bertocchi in giacca scura, aperta il giusto per far vedere la cravatta a strisce e la camicia bianca. Sopra non può mancare la fascia tricolore: “Siamo felicissimi. Come fa a non piacere la nuova fontana”. Al suo fianco l’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini è plaudente. Subito dopo spetta proprio a lui presiedere la Messa patronale nella basilica dedicata al Santo di Tours. Le tre navate dell’edificio sacro scintillante di statue marmoree e decorazioni dorate sono ricolme di fedeli e curiosi. Al centro della navata, a destra dell’ingresso, trovano posto i tre cori di Alzano Maggiore, Alzano Sopra e Olera, uniti per allietare la celebrazione, accompagnati dagli strumenti a fiato assiepati sui baldacchini ai lati dell’altare, dall’organo e dalle percussioni. In questa messa cantata e festosa il Vangelo viene letto dal pulpito barocco al centro della basilica. Il sindaco Bertocchi non si lascia sfuggire l’occasione di scattare qualche foto ricordo con il suo cellulare dalla cover azzurra.
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