La segnalazione più recente ha registrato, con un video girato da un cittadino nel primo pomeriggio del 23 novembre scorso, la presenza di un lupo sulla strada provinciale che collega l’abitato di Valbondione con la frazione di Lizzola: forse sorpreso dall’auto di passaggio, l’animale ha poi preso la via del bosco, e si ipotizza che sia uno dei due esemplari adulti della ‘famiglia’ di 4 esemplari, compresi due cuccioli che ora sono cresciuti, accertata anche dalla Polizia Provinciale in Alta Valseriana circa un mese fa. Non si sa con certezza se sono gli stessi che invece si aggirano nella zona dei Tezzi di Gandellino: “Un altro cervo di notevoli dimensioni sbranato è stato trovato recentemente nei pressi dell’ingresso della strada tra Tezzi e Gandellino – ci ha detto la sindaca Flora Fiorina -; pare che siano costantemente monitorati, ma ciò che è certo è che l’anno scorso noi ne vedevamo qui in giro tre ed ora invece sono sei. Io continuo a sollecitare le Autorità competenti su questo problema, perché averli così vicini ai paesi può mettere a rischio anche la sicurezza delle persone, ma finora non ho avuto risposte. C’è solo da sperare che la gente ‘si svegli’, ma un po’ come succede per altri problemi, purtroppo l’interesse individuale continua a prevalere su quello collettivo…”. Ancora più scoraggiante è la riflessione di Daniele Savoldelli, presidente dell’Associazione dei Pastori Lombardi: “Certo che i lupi in Alta Valle ci sono, e non certo da oggi, ma se ne parla sempre per un po’ e poi non si conclude mai nulla. Ora poi noi pastori siamo preoccupati anche per il periodo invernale che trascorriamo ‘a remènch’ in pianura: la Bassa infatti ne è piena, dal Lodigiano alla Bassa Cremonese al Mantovano e lungo il Ticino ce n’è ovunque , ma forse per risolvere il problema, o quanto meno per iniziare a contenerlo, bisogna, come si dice, aspettare il morto.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 1° DICEMBRE