PEIA – Viaggio nel paese di Alfredo Zenucchi, l’uomo che ha sgozzato la moglie con un rasoio: “Quando ero sindaco mi ero occupati di lui, aveva problemi di tossicodipendenza”

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Sgomento ed incredulità anche nella comunità di Peia alla notizia raccapricciante del delitto compiuto da Alfredo Zenucchi, 57 anni, che ha ucciso la moglie Rossella Cominotti 53 anni, di origini mantovane, la quale dal gennaio scorso gestiva con lui un’ edicola e cartolibreria a Bonemerse, in provincia di Cremona. Il delitto è avvenuto in una camera dell’’Antica Locanda Luigina’ in un piccolo paese dell’entroterra ligure, per motivi ancora non chiariti:

“Zenucchi era originario di Peia, non di Gazzaniga come hanno detto alcuni mass- media – dice Santo Marinoni, ex sindaco -. Certo qui se ne ricordano in pochi, i peiesi di una certa età, io invece lo ricordo bene perché qui era cresciuto e, per il passato, quando ero sindaco, avevo dovuto occuparmi di lui a livello di servizi sociali in quanto aveva problemi di tossicodipendenza. Poi però era sparito, non sapevamo dove fosse andato e che facesse, del resto prima di andare via non aveva un vero e proprio mestiere, faceva dei lavoretti quando gli capitava… Qui nessuno sapeva nemmeno che si era sposato, da quando era andato via qui in paese non l’abbiamo più visto, né lui né la moglie, che del resto nessuno poteva conoscere, essendo forestiera… Certo dispiace sapere quel che ha fatto e anche la brutta fine che farà lui, in fondo è un nostro compaesano, e anche Peia non ci fa una bella figura…”.

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