ONETA – L’allevatrice Veronica Borlini: “Ormai sono dappertutto e le reti previste dalla normativa non servono a niente”

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Lupi anche in Val del Riso, a quanto pare, con un attacco in due tempi, avvenuto domenica 10 e martedì 12 scorso. L’ennesima conferma, se ce ne fosse bisogno, che i predatori stanno scendendo dall’Alta Valle verso la Media Valle. A Chignolo, ridente frazione di Oneta, i lupi si sono fatti vivi domenica in pieno giorno, aggredendo il bestiame un’azienda agricola che alleva pecore, capre e anche vacche, le cui carcasse sono state ritrovate dai proprietari. A nulla è servita la protezione delle reti alte 140 cm che, secondo le autorità costituiscono una valida difesa: i lupi le hanno bellamente scavalcate, tornando poi martedì notte per uccidere due capre, ferirne altre due ed un becco.

“Le Guardie forestali, che ho chiamato per la predazione di domenica, dapprima hanno ipotizzato che si trattasse di cani selvatici – dice Veronica Borlini, 26 anni, che alleva pecore e capre insieme al compagno e dà una mano anche a sua madre che alleva mucche-. Poi sono tornate e vedendo i tipici buchi nel collo delle bestie azzannate hanno detto che al 90% si tratta di lupi; hanno piazzato le fototrappole e mi hanno detto che dovrò imparare a conviverci adottando le precauzioni giuste.

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