CLUSONE – L’amore al tempo dell’Erasmus “Stefania dalle Fiorine e l’amore per Juan David dalla Colombia, la vita a Francoforte, l’amore, il volo in Colombia, il matrimonio e…”

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Luca Mariani

In Germania una ragazza delle Fiorine incontra, conosce e si innamora di un ragazzo colombiano. Se ci fosse ancora uno scrittore brillante come Gabriel García Márquez scriverebbe un romanzo di successo intitolato: “L’amore al tempo dell’Erasmus”. O ancor meglio “L’amore al tempo del villaggio globale”.

È l’autunno del 2017. Stefania Visini ha da poco compiuto 21 anni. Valigie in mano cariche di speranze, curiosità e libri. La destinazione è Francoforte. Qui trascorrerà i prossimi mesi a studiare e a divertirsi. Proprio la città della Germania centrale è la meta del suo Erasmus: «Studiavo lingue all’Università di Pavia e volevo imparare meglio il tedesco». Racconta la ragazza fiorinese, dagli occhi scuri e dal sorriso brillante.

La sua nuova casa in riva al fiume Meno è un appartamento che condivide con altre due ragazze. All’interno dello stesso studentato, vicino alle sue stanze vive Juan David, un ragazzo colombiano di un anno più grande di lei, che studia ingegneria. «All’inizio eravamo solo amici.» Ricorda Stefania tra risatine che cercano di scacciare la timidezza al battito sempre più intenso del cuore: «Poi a gennaio ha avuto un problema nel suo appartamento: era stato invaso dalle cimici. Allora io e le altre due ragazze con cui vivevo avevamo una camera libera nel nostro appartamento e gli abbiamo detto di trasferirsi da noi, visto che eravamo tutti amici.»

Così tra una cena attorno allo stesso tavolo, un pomeriggio di studi su scrivanie confinanti e risate mentre si riordina casa, gli sguardi di Stefania e David si fanno sempre più complici: «Non so nemmeno io come sia scoppiato l’amore.» Confessa la studentessa dell’UniPv. «Una prima uscita vera e propria non c’è mai stata, perché il primo bacio ce lo siamo dati una sera ad una festa.»

I brindisi e la musica finiscono, però Stefania inizia a percepire che qualcosa di quella serata rimarrà nella sua vita. A interrompere questo idillio iniziale c’è il richiamo del nido: «David è partito per la Colombia e io sono restata a Francoforte ancora un mese. Lì ci chiedevamo cosa sarebbe successo. Entrambi pensavamo che sarebbe finita e fosse la solita avventura da Erasmus. Però abbiamo continuato a sentirci, a chiamarci e scriverci. Ci siamo sempre trovati bene. Così ho deciso di prenotare il volo per la Colombia. Per otto mesi la nostra è stata una relazione a distanza.»

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