Pumenengo. Divieto di avvicinamento per un cittadino straniero, atti persecutori nei confronti di una minorenne

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I Carabinieri della Stazione di Calcio hanno eseguito ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Bergamo a carico di un cittadino straniero 33enne, irregolare sul territorio nazionale.

Il provvedimento scaturisce da un’indagine svolta da quei Carabinieri a seguito della denuncia da parte dei genitori di una minore, la quale, dal mese di settembre u.s., aveva subito numerose condotte intrusive e persecutorie da parte del predetto, responsabile di aver creato alla stessa un perdurante e grave stato di ansia e di paura che le aveva ingenerato un forte timore per la sua incolumità fisica.

In effetti, lo stalker, in più occasioni – seppur i genitori della minore gli avessero fatto intendere il forte disagio che la loro figlia stava vivendo per colpa sua – aveva continuato, imperterrito, a recarsi presso l’istituto scolastico della vittima per incontrarla e avvicinarla, era andato con cadenza pressochè quotidiana presso la fermata dell’autobus che conduce la minore a scuola, aveva lasciato dei post-it con scritto il proprio numero di telefono sul parabrezza del veicolo di famiglia della vittima, era salito sull’autobus che conduce la stessa da scuola a casa, avendola in un’occasione costretta a scendervi per rifugiarsi in un centro commerciale, aveva interloquito con i genitori della medesima riferendo loro a proposito della sua ferma volontà di conoscerla, non curante della minore età e senza temere l’intervento dei Carabinieri.

Tuttavia le indagini dei militari dell’Arma, rese possibili grazie alla collaborazione della minore e dei loro genitori, davano modo di raccogliere gravi e precisi indizi a carico dello stalker che consentivano l’emissione dell’odierna misura cautelare.  

 

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