LA STORIA – Paola e il suo sì alla vita: “Ero incinta e il papà mi ha chiesto di scegliere: lui o il bambino”

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Il 4 febbraio è la giornata internazionale della vita e noi abbiamo deciso di celebrarla attraverso una storia che parla dell’amore di una mamma nei confronti del figlio.

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Sono rimasta incinta, stavamo insieme da un anno e mezzo, ma mi ha chiesto di scegliere: o lui o il bambino”. Paola inizia così a raccontare la sua storia con tono deciso. Una storia di scelte difficili e sofferte, di giornate passate a piangere sotto le coperte, ma anche di pura felicità. Quarant’anni ancora da compiere, mamma di due gemelle di 13, Annabel e Melissa, Paola di cognome fa Martinez e come la pelle olivastra e il suo accento raccontano le origini sudamericane anche se è da molto tempo di casa in Italia, a Pisogne. In questa storia c’è un solo vincitore, l’amore incondizionato per quel figlio – Bryan, che è nato il 19 agosto 2023 – che stava crescendo dentro di lei, nonostante le difficoltà che per Paola in quel momento erano un ostacolo insormontabile. “Non avevo un lavoro, una situazione delicata a casa, vivevo da mia mamma e anche lei non era convinta che tenessi il bambino, perché significava ricominciare tutto da capo e con due figlie in piena adolescenza”, dice Paola con la voce rotta.

Così la decisione di andare in ospedale: “Mi ero convinta che i problemi da affrontare sarebbero stati troppi e allora ho preso il treno e sono andata in ospedale. Non avevo preso una decisione, ma volevo informarmi e capire qualcosa in più. Il dottore che mi ha accolto, ha visto i miei occhi tristi e mi ha detto di ripassare dopo due settimane, perché la dottoressa non c’era. Dovevo aspettare troppo tempo, ma ho continuato a pensarci e ripensarci e sono tornata un’altra volta, ma quando mi sono trovata davanti alla porta sono tornata indietro”.

Nella testa di Paola i pensieri si rincorrono: “Ho chiamato l’assistente sociale, le ho detto che avevo bisogno di parlare con qualcuno, perché tutte le persone che mi erano vicina mi dicevano di non proseguire la gravidanza. Ho provato anche a frequentare il papà del bambino, che continuava a ripetere di amarmi ma che il bambino non l’avrebbe voluto… come poteva essere una cosa simile? Era sangue del suo sangue! La pancia cresceva e lui era sempre dello stesso parere e allora ho deciso di interrompere la relazione”.

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