Omicidio Maltesi: ergastolo per Fontana

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davide fontana

Ergastolo per Davide Fontana, questa è la decisione della Corte d’Assise d’appello di Milano per l’ex bancario che l’11 gennaio del 2022 uccise l’ex fidanzata Carol Maltesi a Rescaldina, nel Milanese, per poi farla a pezzi e gettarla in un dirupo a Paline di Borno, in Valcamonica.

In primo grado Davide Fontana era stato condannato a 30 anni.

Dopo aver parlato in aula stamattina per rendere dichiarazioni spontanee e chiedere scusa, nel pomeriggio dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano è arrivato il verdetto: ergastolo.

Le dichiarazioni di Davide Fontana

“Ripenso a ciò che ho commesso e provo grande sofferenza – ha detto Fontana -. Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alla mie azioni e per questo ho chiesto aiuto alle istituzioni. Vorrei chiedere ancora scusa a tutti, ai genitori di Carol e al figlio. Non so se potrò mai essere perdonato per ciò che ho fatto. Darei davvero la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri”.

La Corte ha accolto le richieste del sostituto procuratore generale Massimo Gaballo, che chiedeva l’ergastolo per Davide Fontana, dopo che il pubblico ministero aveva impugnato la sentenza di primo grado pronunciata dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio, che aveva riconosciuto la colpevolezza di Fontana condannandolo però a 24 anni per l’omicidio volontario della ragazza e ad altri 10 per l’occultamento del cadavere, una pena finale che ,secondo quanto dispone la legge, non poteva superare i 30 anni.

Oggi, mercoledì 21 febbraio, sono state riconosciute le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che erano cadute in primo grado. La Corte inoltre ha condannato Fontana a risarcire con 168mila euro la madre (in primo grado il risarcimento era stato di 50mila euro) di Carol Maltesi e con 180mila euro il figlio di 7 anni. Le motivazioni saranno rese note tra 30 giorni.

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