Di Lucio Toninelli
Un invito a… Cene. “Oltrepassato Albino, per la strada provinciale fiancheggiata da monti or ripidi, or dolci, quando a dirupi, quando a declivi coltivati a boschi, a castagneti, si arriva al Ponte di Cene, che per una comoda strada, mette a Cene. È questo un paese di ab. 990. Ha una superficie di Ettari 828. Ufficio postale a Gazzaniga. Il suo territorio giace in pendio (almeno parte) ed è tenuto a pascoli ed a boschi e castagneti; verso il Serio (parte piana) è coltivato a cereali ed a gelsi. La sua chiesa parrocchiale, dedicata a S. Zenone, è di moderna struttura, fabbricata sopra una specie di scoglio promontorio. Sul Ponte di Cene, già da parecchi anni, esisteva uno stabilimento, uno dei primi di questo genere nella Valle, in cui si macerava, stritolava il legno dolce per renderlo servibile all’uso dei cartonaggi. Ora è ridotto a Cotonificio, impiegante circa 1500 persone. Gli abitanti per lo più attendono all’agricoltura, e altri affluiscono al proprio cotonificio o ai vicini”. (G. Zidimeco – Guida alla Val Seriana – Maggio 1900)
Avevo bisogno di un appiglio per parlare di Cene, una maniglia, un aggancio… Capisci? Non è facile per chi non è di Cene e non ci è mai entrato, parlarne! Tutti passiamo sulla statale o al più sulla bellissima ciclo-pedonale, ma corriamo appresso alle faccende nostre senza chiederci cosa ci sia di là dal fiume.
Mi era venuto in mente, quasi subito, che Eudi – un amico che viene dal Triassico, che dopo vi presento – potesse essere un buon argomento, ma sentivo che ci doveva essere qualcosa di più importante di lui.
Stamattina, 18 marzo, senza una ragione precisa, ho ripreso la SP 671 della Val Seriana e sono ridisceso a Cene, sicuro che una buona risposta l’avrei trovata.
Arrivando, ancora una volta ho sentito come un vuoto la mancanza di un “centro di gravità permanente”. Che non c’è, inutile girarci intorno! Cene non ha un Centro, anche se il cartello stradale indica chiaro e tondo: CENTRO @—>
Non è solo opinione mia. La mia può essere una sensazione da nostalgico borgo-dipendente. Ma la conferma me la dà il primo cittadino, Edilio Moreni, durante la cortesissima chiacchierata che mi ha concesso. Alla mia domanda ingenua: “Ma il centro storico di Cene, dov’è?” Risposta franca: “Non c’è!”. Non sembrava neanche tanto addolorato, avendo ben altre priorità, come sindaco, che ricostruire un centro che nessuno ricorda, se non attraverso le preziose notizie storiche e qualche brandello di muro medioevale.
Edilio Moreni, eletto Sindaco nel 2020, in pieno Covid, è un amministratore pragmatico e concreto, oltre che cortese.
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