È diventato un caso quello che si è creato a Credaro (e in modo complementare anche a Viadanica, anche se messo in sordina). Ma Credaro ha una valenza che va oltre il dato anagrafico di un Comune che comunque ha circa 3.500 abitanti e quindi ha un rilievo non marginale. Ma c’è un altro aspetto che lo fa diventare un caso perlomeno provinciale. Il fatto che i due candidati a sindaco siano entrambi di Forza Italia. E ancora: che la sindaca uscente e ricandidata, Adriana Bellini, da dieci anni alla guida del Comune che è l’ultimo dell’Alto Sebino al confine con la Val Calepio, sia la vicecoordinatrice provinciale di Forza Italia e anche Presidente della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi (per i distratti “laghi” è al plurale comprendendo il Lago di Endine e perfino il Lago Moro). I due candidati proprio non si amano. Giuseppe Valsecchi, imprenditore, 51 anni, rivendica la sua “fede” berlusconiana praticamente dalla nascita del partito: “La mia è una lista di centrodestra. Non abbiamo il simbolo di Forza Italia, ma gli altri due simboli di Lega e Fratelli d’Italia. Ma che la mia sia una lista di centrodestra è chiaro per il fatto che io sono un fan di Berlusconi, lo voto da 29 anni, quando gli attuali dirigenti del partito avevano ancora i calzoni corti. Sono stato non solo coordinatore comunale del partito ma responsabile provinciale del settore industria per Forza Italia. La lista della Bellini comprende persone dichiaratamente di centrosinistra. Ecco perché l’unica lista che rappresenta il centrodestra è la mia”.
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