ATALANTA – I TIFOSI COME NON LI AVETE MAI VISTI/3 – Claudio per tutti Barze che fa il vigile del fuoco a Roma: “Sfottò dai romanisti, orgoglioso di essere atalantino, allo stadio ho incontrato gli amici di Gazzaniga, tra cui Anselmo barber”

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Luca Mariani

Fare il vigile del fuoco non è un mestiere semplice. Farlo a Roma ancor meno. Ma se sei bergamasco e atalantino è tutto più complicato, soprattutto dopo la finale di Coppa Italia persa allo stadio Olimpico. Però si sa: i pompieri paura non ne hanno. Tantomeno Claudio Guerini, per tutti Barze, che la sera del 15 maggio è in servizio proprio sugli spalti: «Qualcuno sul pullman mentre tornavamo in caserma mi ha lanciato degli sfottò, delle battute. Sono tutti amici o laziali o romanisti. Ad un paio di loro ho detto: “Scusate ma voi dove avete giocato stasera?” Dopo che ho risposto così non mi hanno detto più niente.»

Mentre il sole si nasconde dietro il Cupolone di san Pietro e la marea di tifosi nerazzurri inonda le vie tra la Farnesina e il Foro Italico, Barze è già appostato in curva nord: «Mi sono fatto mettere in servizio lì perché sapevo che era il settore degli atalantini e così avrei potuto salutare un po’ di gente. Ho incontrato tanti miei amici di Gazzaniga, tra cui Anselmo barber. Tanti altri non sono riuscito a vederli perché c’erano tantissimi atalantini. Di alcuni non sapevo neanche fossero lì, l’ho scoperto il giorno dopo perché hanno messo le foto sui social».

Durante i novanta minuti Barze è posizionato nel punto più alto della curva, affianco al maxischermo. Lui è in piedi e si muove in continuazione per cercare di sfogare il nervosismo che non può esprimere a parole.

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