“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere…”. Così recita la Bibbia. Potremmo continuare, riferendoci al post elezioni albinese, con “c’è un tempo per festeggiare la vittoria al primo turno e un tempo per discutere sugli assessorati”.
Partiamo dalla vittoria. L’aver vinto al primo turno evitando il ballottaggio è stato un bel successo per il neo sindaco Daniele Esposito e per la coalizione di centrodestra che lo ha sostenuto. Lui stesso l’ha definita “una vittoria al cardiopalma” per gli 11 preziosissimi voti che hanno assicurato la vittoria immediata. Sul fronte opposto, nel centrosinistra albinese ‘arancion-giallo’, si sperava nel ballottaggio, puntando sul fatto che “quelli di destra vanno al mare”. E, andando al mare, avrebbero disertato in massa le urne in un ipotetico ballottaggio di fine giugno. La rabbia era tale che ci si è impuntati sulla questione delle schede bianche e minacciando addirittura il ricorso al Tar, ipotesi poi scartata anche perché sarebbe finita con un nulla di fatto.
Archiviata la vittoria, nel centrodestra ci si è messi a fare bene i conti. Sì, perché quando c’è una coalizione, è importante anche il peso elettorale delle singole liste. A conti fatti, la più votata è stata ‘Noi Albino’ (frutto dell’unione tra ‘Civicamente Albino’ e Fratelli d’Italia), seguita dalla Lega (che ha perso il primato conquistato nel 2019) e da Forza Italia. ‘Noi Albino’ si aspettava più voti (visto il successo alle Europee di FdI), ma alcune centinaia di ‘suoi’ elettori hanno votato per la lista forzista. Dice Terzi: “Ci sono stati molti che hanno scritto nello spazio di Forza Italia la preferenza a qualcuno dei candidati della nostra lista, si sono confusi. Così facendo abbiamo perso molti voti di nostri elettori verso Forza Italia e una parte verso Fabio Gualandris”.
Sul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate l’articolo completo, tutte le preferenze, anche dei non eletti, e il pagellone (Daniele Esposito è Harry Potter).