È un “ragazzo” del 2003, 21 anni compiuti a febbraio. Daniel Bettoni ha ereditato il nome del nonno Daniele, tolta le e finale solo per il vezzo di modernizzare i nomi che sui calendari però restano quelli dei santi di riferimento. La curiosità è che le due nonne si chiamano entrambe Matilde, ma con cognomi diversi, una Bettoni, l’altra Lazzaroni.
Daniel frequenta la Facoltà di Economia all’Università di Bergamo: “Sono al secondo anno, poi dopo il triennio deciderò se proseguire per la laurea magistrale, nel caso resterò su questo indirizzo di economia”. Prende il pullman per Bergamo il mattino, torna a casa spesso la sera. Non hai la patente? “Sì, ma l’auto la usano i miei genitori”.
Daniel abita a Cambianica, la frazione sopra il capoluogo. “I miei genitori sono entrambi operai in due ditte, una a Villongo, l’altra a Viadanica”.
Quindi tutti i santi giorni partono il mattino e tornano la sera. Viadanica sta di là dal colle del Giogo, confina con Tavernola solo sulla cartina, ma il collegamento è sulla rivierasca, si fa il giro, sono circa 17 chilometri, è lunga. Come hai fatto quando andavi a scuola e i tuoi genitori erano via per lavoro? “Noi stavamo coi nonni. Ho fatto l’asilo, elementari e medie a Tavernola, poi le superiori a Lovere all’Ivan Piana, diploma in amministrazione finanza e marketing (la vecchia Ragioneria – n.d.r.) con 91 di punteggio…”.
Sei un secchione? “Abbastanza” (ride). E… non ti vergogni a dirlo? “No, non mi vergogno”.
Ma non dirmi che, quando vuoi divertirti, non fai qualche trasgressione. “Ho un gruppo di amici con cui mi diverto e mi sostengono sempre nelle scelte. Ho anche una fidanzata, da due anni…”.
È di Cambianica? “No, è di Costa Volpino…”.
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