SOVERE – ONO SAN PIETRO – Sara & Francesco e un sogno per due: “Siamo giovani, innamorati e riapriamo un rifugio. Un azzardo? Seguiamo la passione”

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Sara, Francesco e un sogno per due che diventa realtà. 24 anni ancora da compiere lei, 28 lui, bergamasca lei, di Sovere, camuno lui, originario di Cerveno. E un sogno che ha un nome: rifugio Baita Iseo, a Ono San Pietro, alle pendici della maestosa Concarena. Qui, cullato dalla natura, il rifugio è stato gestito per 27 anni dal nonno di Francesco Cavagnoli e dopo il susseguirsi di gestioni negli ultimi anni, ecco che tutto ritorna in famiglia. “Io e Sara stiamo insieme da un paio di anni e condividiamo l’amore per la natura. Quando ho saputo che stavano cercando un gestore, non ci ho pensato due volte, avevo questo desiderio da parecchio tempo e dentro di me sapevo che prima o poi sarebbe successo”.

Cosa ti lega a questo posto? “Ci sono veramente tante cose, perché ho passato qui le mie estati fin da quando ero un bambino. I profumi, i sapori dei casoncelli del nonno, le crostate della nonna, le camminate in mezzo alla natura. Quando penso a questo rifugio penso solo a cose felici. Ricordo che quando passavano gli escursionisti mi piaceva chiacchierare e giocare a briscola o a bocce con loro oppure seguivo i corsi di erboristeria guidati da don Angelo”.

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