di Luca Mariani
Un bambino di nove mesi con il fegato che non funziona. Una corsa contro il tempo per riuscire a trapiantarne uno nuovo. Una raccolta fondi per pagargli le spese mediche e il viaggio dall’Ecuador a Bergamo. È questa l’ultima sfida di solidarietà e bontà che sta impegnando l’estate di suor Maria Grazia da Oneta. «A marzo sono tornata in Ecuador per visitare le mie consorelle. Lì nel barrio Pisulì di Quito ho incontrato Jessica che mi ha presentato suo figlio Gabriel e mi ha detto: “purtroppo è destinato a morire in fretta perché ha bisogno del trapianto di fegato. Qui in Ecuador non si riesce a fare. Quindi l’unica possibilità sarebbe riuscire a portarlo all’estero.” Io al momento non ho risposto che sarei riuscita, ma ero consapevole che qui a Bergamo per i problemi pediatrici c’è l’eccellenza del nostro ospedale Papa Giovanni XXIII.»
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