INTERVENTO DE L’AGO DI LOVERE – Il Borgo della Luce offuscato dalla nuova amministrazione: incompetenza o calcolo miope?

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Che i nuovi amministratori di Lovere domani non fossero dei grandi visionari, lo si era già intuito dai primi passi incerti. Ma ridimensionare il Borgo della Luce, un progetto che ha portato questo piccolo paese sotto i riflettori della scena internazionale, è un colpo basso per Lovere, per le sue attività commerciali, di ristorazione, di soggiorno e per tutta la capacità di promuovere il nostro paese. Un progetto che ha richiesto anni di impegno e che ha reso Lovere un modello di rinascita culturale, ora rischia di essere sminuito da un’amministrazione incapace di comprendere la portata e la gravità per Lovere di ciò che sta facendo e che, soprattutto, dimostra una completa ignoranza, generata anche da una buona dose di presunzione, di alcuni concetti ed aspetti fondamentali, quando si vuole amministrare un paese, che invece sono sempre stati ben presenti e raggiunti nei 15 anni di governo de L’Ago di Lovere.

Tutti hanno potuto già constatare che Lovere domani, evidentemente presa da una furia iconoclasta covata da anni (basta leggersi gli articoli scritti negli anni scorsi), ha subito decurtato di un intero mese l’edizione estiva che si era trovata già bell’e preparata e finanziata. Come se ciò non bastasse abbiamo letto che l’edizione invernale del Borgo della luce verrà attivata a spizzichi e bocconi, cioè non in tutto il paese contemporaneamente, ma a macchia di leopardo.

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