COLERE – Da nonna Lucia al nipote Giuseppe, la ‘Serenella’ è un’attività storica: “Cerchiamo sempre l’innovazione, ma i piatti tradizionali non mancano mai”

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Era il 1959 quando nonna Lucia Lazzaroni e nonno Samuele Bettineschi aprivano le porte del loro ristorante ‘Serenella’, che era nata come locanda, a Colere, diventando nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per la tradizione e la qualità della cucina tipica bergamasca. Una realtà che nelle sorse settimane ha ricevuto il riconoscimento di attività storica da Regione Lombardia. Oggi qui, ai piedi della Presolana, c’è Giuseppe Maj, 35 anni, nipote di nonna Lucia, a portare avanti l’attività di famiglia insieme a mamma Olga e papà Marco.

In quegli anni il nonno aveva aperto il ristorante, che portiamo avanti noi, e l’impresa di scavi, che invece hanno proseguito i miei zii – spiega Giuseppe -. Dopo 42 anni passati qui, la nonna aveva deciso di lasciare l’attività e così mia mamma ha deciso di proseguire; lei è in cucina, mia cugina prepara i dolci e io a mezzogiorno sono in sala mentre la sera faccio le pizze”.

Da locanda a ristorante e poi pizzeria, vi siete evoluti in questi anni: “Tutti gli anni cerchiamo di portare qualche novità, perché siamo convinti sia necessario stare sempre al passo con i tempi. Ad esempio la pizzeria è arrivata nel 2003 e per quella abbiamo aggiunto una sala e poi nel tempo abbiamo cambiato gli arredi interni”.

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