di Luca Mariani
«Quando stavo vaccinando lì al palazzetto mi è venuta questa idea». Valeria Manfredi è un’infermiera libera-professionista. Tra il 2021 e il 2022 lavora al punto vaccinale di Clusone in via san Lucio. Proprio in quei mesi impegnativi per cercare di evitare una nuova ondata di covid-19 ha l’ispirazione: fondare la RogerVax, un’associazione con lo scopo di proseguire il lavoro di suo marito Giancarlo Roggerini che il coronavirus ha strappato a lei, alla sua famiglia e ai loro amici il 10 aprile del 2020.
«Mio marito era coordinatore infermieristico del presidio territoriale val Seriana e val di Scalve, attento e sensibile ai bisogni delle persone e degli operatori sanitari. Da tutti i colleghi e dagli amici era conosciuto come Roger. Tra le varie attività che erano di sua competenza una parte rilevante era dedicata all’organizzazione del servizio vaccinale», racconta Valeria.
Così nella primavera del 2022 all’auditorium viene presentata pubblicamente questa nuova associazione. «All’inizio l’abbiamo fondata in otto. Oltre a me e Luca, il nostro secondogenito c’erano altri nostri amici». Dal professore all’infermiera, dal medico alla psicologa. Oggi l’associazione si è ampliata: «Nel 2023 come soci iscritti eravamo ben 73. Io sono la presidentessa. Mio figlio Luca è il vicepresidente e il professor Francesco Schillaci è il segretario che mi dà una grande mano con tutta la burocrazia».
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