Da sei mesi una grande gru troneggia sull’edificio del Sant’Andrea, che è completamente imbrigliato. Un’altra gru è poi stata montata dietro l’altro immobile, il San Biagio, che in passato era sede dell’ospedale clusonese. Una cinquantina di persone lavorano dalla scorsa primavera nel mega cantiere della residenza per anziani baradella, interessata da un intervento di riqualificazione antisismica e di efficientamento energetico (quindi, cappotto e sostituzione di serramenti, impiantistica e coperture), sostituzione delle coperture dei due edifici con la posa di pannelli fotovoltaici. Viene anche installato il sistema di raffrescamento.
I numeri parlano da soli: ben 18 milioni di lavori, coperti in gran parte dal superbonus 110%. “Senza questo – sottolinea il presidente della Fondazione Sant’Andrea Emiliano Fantoni – sarebbe stato impossibile avviare questo intervento. Era da tanto che ci pensavamo, ma siamo riusciti a concretizzare le nostre idee solo quando è uscita la normativa sul 110%. E così, è ormai dal 2021 che siamo in ballo con questo intervento impegnativo e importante. Dei 18 milioni di spesa, 16 sono coperti dal 110%, mentre 2 milioni sono a carico della Fondazione. Alla chiusura del cantiere, a cui manca ancora un anno, avremo due edifici, sia il Sant’Andrea che il San Biagio, riqualificati, più efficienti, sicuri, confortevoli e con un minor consumo energetico. E poi, ma questa è per il momento solo un’idea, ci piacerebbe realizzare un’altra struttura per l’Alzheimer dietro il Sant’Andrea, dove abbiamo un terreno di 4.000 mq. Si tratterebbe di una struttura di 2.500 mq con 40 posti. Ma, come ho detto, questa è ancora un’idea che stiamo valutando”.
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