CERETE – Adelina e la sua bottega: “Qui è anche un punto di ritrovo per fare quattro chiacchiere. Attività come la mia non avranno più senso in futuro”

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Quando apro la porta del negozio Alimentari Savoldelli mi si spalanca un mondo, quello di Adelina, che sorride dietro la sua Berkel mentre sta preparando gli affettati da consegnare ad un cliente. Quella di Adelina è una delle poche botteghe che resiste: “Qui ormai ci siamo soltanto io e il bar, ma cosa vuoi che ti dica? Attività come la mia non avranno senso in futuro, sono destinate a morire. Mia figlia sta facendo l’università a Pavia e non ha nessuna intenzione di proseguire, ma a dire la verità sono contenta così, non vorrei facesse questa vita”. 

Il negozio è stato aperto nel settembre del 1960 dai genitori di Adelina, Bortolo e Antonia, e non è di certo un caso se ancora oggi gli anziani conoscono il negozio come la “butiga de Burtol”: “Mio papà, che è mancato l’anno scorso ed era del 1929, è rimasto qui a darmi una mano fino a più di ottant’anni e adesso che sono qui da sola è molto più complicato… le cose da fare sono sempre tante”.

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