Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre 2023. È quanto hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Venezia, confermando così la richiesta del Pm Petroni che aveva chiesto nell’udienza del 25 novembre la pena massima per il 22enne. La Corte ha escluso le aggravanti della crudeltà e dello stalking, resta dunque in piedi l’accusa per omicidio aggravato dalla premeditazione, sequestro di persona e occultamento di cadavere.
Oltre alle interdizioni di legge, è stato disposto un risarcimento alle parti civili con il pagamento di una provvisionale di 500mila a Gino Cecchettin, 100mila ciascuno ai fratelli Elena e Davide, 30mila ciascuno alla nonna Carla Gatto e allo zio Alessio, oltre alle spese di costituzione legale. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni.
“La mia sensazione è che abbiamo perso tutti come società. Non sono né più sollevato né più triste rispetto a ieri o domani. È una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile. È stata fatta giustizia – ha aggiunto – la rispetto, ma dovremmo fare di più come esseri umani. La violenza di genere va combattuta con la prevenzione, con concetti forse un po’ troppo lontani. Come essere umano mi sento sconfitto”, ha commentato il papà di Giulia, Gino Cecchettin, dopo la lettura della sentenza nei confronti di Filippo Turetta.