È un sabato pomeriggio, vigilia per la Lega Lombarda di una elezione scontata, unico candidato a guidare lo storico zoccolo duro di quella che fu la culla del leghismo è Massimiliano Romeo. In memoria negli anni ’80 quelle grandi scritte sui muri “Lega Lombarda” e sembrava solo, per i passanti, una sorta di rievocazione storica incomprensibile. Invece covava la nascita di un movimento che avrebbe fatto storia, in politica. Infatti, oggi è il più “vecchio” dei partiti. È anche vero che nei primi anni ’90 sono scomparsi tutti i partiti storici: della Dc, del Pci e del Psi magari ci si ricorda, ma al tempo c’erano il Pri, il Pli, il Msi, il Psdi, i Radicali, i Verdi, la sinistra di Rifondazione ecc. Sembra un altro mondo. Torniamo al nostro piccolo mondo moderno.
Roberto Anelli è consigliere regionale da 11 anni, ma prima è stato sindaco di Alzano.
“Sì, dal ‘95 al 2004 ho fatto il vicesindaco, dal 2004 al 2013 il sindaco. Poi prima del 2013 sono andato in Provincia e quindi ero sindaco e assessore provinciale insieme. Dal 2013 sono stato consigliere regionale”.
Una vita passata a fare l’amministratore…
“Assolutamente sì, ho compiuto 30 anni di amministrazione”.
Come un compleanno, ma spesso si dice che uno campa di politica. Avevi un lavoro?
“Certo, ero nel settore delle auto, avevo un’agenzia di consulenza per importazione di auto che venivano dall’estero, poi un salone mio ad Alzano insieme ad un mio socio. Ho sempre venduto auto anche quando ero in politica, poi nel 2013, quando sono andato in Regione, mi sono accorto che non potevo più dedicare troppo tempo ai miei clienti, che venivano viziati da me, quindi ho deciso di lasciare all’altro socio la mia parte”.
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