Stavamo parlando del libro “Miro Radici, la mia vita con l’Atalanta”, scritto con Pietro Serina. Ma l’attualità incombe, abbiamo archiviato la 17ª giornata di campionato e lassù in cima c’è il colore neroazzurro per ora solitario con 37 punti, 12 partite vinte, 3 perse, una pareggiata. Sotto di due punti il Napoli e poi l’Inter staccata di 3 punti, anche se potenzialmente a pari punti, dovesse vincere il recupero di una partita rinviata.
Ho in memoria una filastrocca dei “Il Gazzettino Padano” degli anni ’60, quando un lunedì la filastrocca cominciò così: “Nerazzurro è il campionato…”. Era successo che in cima alla classifica di quell’anno, a 10 punti (la vittoria allora valeva 2 punti) c’erano appunto Atalanta e Inter. Ma erano tempi in cui l’Atalanta era una “provinciale”, anche se aveva il titolo di “regina delle provinciali”, titolo che a quei tempi era in competizione con il… Lanerossi Vicenza. Basti questo nome per capire come si tratti di una storia che può definirsi preistoria.
Perché adesso anche giornalisti sportivi di lungo corso non si fanno problemi a sfidare la scaramanzia, scrivendo sui loro “post” di Facebook il vocabolo “scudetto”.
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