ROVETTA – SAN LORENZO – Eleonora racconta il suo Manuel: “Il tennis, le nostre figlie, la malattia che l’ha cambiato. Ci siamo tenuti per mano fino alla fine”

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E che ne sanno
Gli altri che ti guardano
Non ti guardano come ti guardo io
Anche se ti mancano
Non ti mancano come ti manco io
Che non sono gli altri, sappiamo entrambi
Che c’è un filo rosso che ci unisce
Che non si vede, si capisce
”, un filo rosso che ora più che mai unisce Terra e Paradiso, dove Manuel Marchesi se n’è andato a 57 anni in un giorno di dicembre. Eleonora mi accoglie con un sorriso dietro la porta che si spalanca sul suo salone di parrucchiera a Clusone: “Sai, se sono qui è proprio grazie a Manuel che mi ha spronata, mi diceva che ero brava e avrei dovuto aprire la mia attività”. Eleonora che con Manuel ha vissuto un amore intenso nonostante i 17 anni che li dividevano, ma soltanto anagraficamente: “Non abbiamo mai sentito nessuna distanza, siamo sempre andati d’accordo”.

Gli occhi di Eleonora si riempiono di lacrime e nemmeno il rumore del phon in sottofondo riesce a nascondere la voce che si spezza quando affiorano i ricordi del suo Manuel: “Era bello come il sole, buono, sempre disponibile per tutti. Era molto preciso, adorava la pulizia in casa, se vedeva una briciola, partiva con la sua aspirapolvere e puliva tutto l’appartamento. E poi era molto riservato, anche io ho scoperto le donazioni all’associazione ‘Pigiama Hero’ per sostenere le famiglie dei bambini malati di tumore solo perché un giorno è arrivata una lettera a casa… lui era così, faceva tutto senza parlarne, aveva un cuore grande”.

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