“illuminata innovazione” apportata da questa amministrazione per il 2018, riguarda la raccolta “porta a porta” della frazione di rifiuto secco che avverà con la sostituzione del contenitore con il quale conferire il rifiuto, passando dal sacchetto rosso al bidoncino con il microchip.
Tutto questo, che già ci è costato svariate decine di migliaia di euro per l’acquisto dei bidoncini che ognuno di noi pagherà in bolletta, avrebbe come fine ultimo quello di raggiungere l’obbiettivo della tariffa puntuale, ovvero ognuno paga in base a quanto rifiuto produce. Principio molto interessante, ma riteniamo che non è cambiando il contenitore con cui si conferisce il rifiuto che si raggiunga lo scopo prefissato.
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