BERGAMO: il registro delle Unioni civili scatena le minoranze: ma passa Gori la spunta dove fallì Bruni

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il registro delle Unioni civili

il registro delle Unioni civili

 

Il Comune di Bergamo ha approvato il registro delle Unioni Civili. Otto anni dopo il primo tentativo da parte della Giunta Bruni, il provvedimento è divenuto realtà, con il voto compatto della maggioranza in Consiglio Comunale e i voti a favore del Movimento 5 Stelle.

Otto anni fa, appunto, la maggioranza del sindaco Roberto Bruni si spaccò clamorosamente, finendo sotto nella votazione che decretò la bocciatura della delibera: indimenticabili le parole dell’allora consigliere Paparo che paragono l’omosessualità alla pedofilia e alla zoofilia (“Allora tra quelli disponibili nessuno dovrebbe di principio essere escluso, nemmeno per quanto l’ipotesi possa essere triviale: quello promiscuo uomo-animale, così come l’incesto, la poligamia, la pedofilia”, tanto per non dimenticarselo).

Otto anni dopo anche l’ala cattolica della maggioranza del Consiglio Comunale ha votato a favore senza grossi tentennamenti, segno, forse, che in questi otto anni la dialettica sulla questione pare essere molto cambiata.

La discussione è stata molto lunga in Consiglio: tutti i consiglieri hanno voluto esprimere la propria opinione, riuscendo in un effetto di ridondanza davvero notevole. Interessante il punto di vista dei consiglieri di minoranza, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lista Tentorio e Forza Italia, per intenderci.

Ci sono alcuni veri e propri highlights, che forse andrebbero puntualizzati con una certa attenzione.(…)

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