VALCAVALLINA I primi Testimoni di Geova indiani d’Italia

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San Paolo girò mezzo mar Mediterraneo per portare il vangelo alle popolazioni che si affacciavano sul mare nostrum, a suon di lettere e viaggi, Cirillo e Metodio convertirono le popolazioni della Pannonia e Moravia inventandosi addirittura un nuovo alfabeto. Negli anni il messaggio cristiano ha raggiunto tutti gli angoli della terra, dall’Amazzonia fino all’estremo oriente, allora cosa fare oggi di nuovo per portare il messaggio della Bibbia a chi ancora non crede?

 

La domanda se la sono posti anche i Testimoni di Geova che si riuniscono nella sala della Comunità di Trescore e una risposta l’hanno trovata, impariamo il Punjab, la lingua, o meglio il dialetto, parlato soprattutto nella regione dei Sikh, il famoso popolo ‘guerriero’ dell’India che ha riversato da anni molte famiglie all’estero soprattutto in Italia. Un piccolo gruppo di volontari, trasportati da una ferrea volontà si è così buttato nell’ostica impresa di imparare questo dialetto per poi andare a casa in casa lì dove abitano delle famiglie indiane per portare il messaggio della Bibbia, stavolta parlando in Punjab e non più in Italiano, e l’idea alla fine ha funzionato.

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