Abbiamo… Regione noi /2 – Roberto Anelli: “Abbiamo finanziato opere per 4 miliardi e mezzo. Ricandidarmi? Se lo vorranno i militanti…”

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Capogruppo in Regione della Lega, ex sindaco di Alzano, due legislature in Consiglio regionale, Roberto Anelli, 66 anni, è raccontato e indicato (dai leghisti) come una sorta di potente “grande vecchio” della Lega in Val Seriana. E allora…

Ti ricandidi? “Non è che uno può autocandidarsi, non funziona così, sono i militanti a proporre i candidati. Se riterranno che ho lavorato bene saranno loro a decidere”.

C’è un documento (piuttosto corposo), intitolato “Riflessioni del militante”, redatto da sindaci e amministratori locali della Lega che lamentano proprio il fatto che non siano più i militanti a decidere o almeno a proporre. Troppi “commissariamenti”, dicono e decisioni prese senza dar voce a chi sta sul territorio.

“I commissariamenti, derivanti dall’emergenza Covid, sono praticamente esauriti, mancano 2 o 3 sezioni, ma in generale sono stati eletti tutti i segretari di sezione. E si andrà a congresso anche per l’elezione del segretario provinciale. Comunque anche 9 anni fa non mi sono autocandidato, allora c’erano ancora le circoscrizioni, il mio nome è stato indicato dai militanti della Val Seriana”.

Ma nei mesi scorsi la voce ricorrente era che ti candidati al Parlamento e “lasciavi libero” il posto in Regione…

“Guarda, erano voci che per un verso mi fanno anche piacere, ma per la candidatura a Roma ci sono filtri diversi che per le candidature in Regione, si fanno proposte che vengono valutare prima dalla segreteria nazionale (regionale – n.d.r.) che da quella federale (nazionale – n.d.r.)”.

Fontana è già stato indicato dal centrodestra come candidato a presidente per le elezioni del 2023.

“Sì, anche se non c’è ancora ufficialità, sia la Santanchè (Fratelli d’Italia), sia Salvini che lo stesso Berlusconi si sono detti favorevoli alla riconferma di Fontana”.

Ma c’è il caso di Letizia Moratti, attuale vicepresidente, che praticamente si è autocandidata…

“La Moratti si è messa a disposizione. Dobbiamo riconoscerle che da quando è entrata in Giunta, a gennaio 2021, ha predisposto il piano vaccinale, un piano che è stato un esempio di efficienza copiato da altre regioni e riconosciuto come efficace anche in Europa. Che cosa decida la Moratti lo vedremo”

Tu hai vissuto due legislature, la prima con Roberto Maroni presidente e questa con Attilio Fontana. Che differenza di presidenza è stata?

“Fontana ha coinvolto di più i consiglieri di maggioranza. Maroni era più accentratore”.

Questo mandato è stato caratterizzato dalle emergenze. Lo tsunami Covid vi ha colto di sorpresa. Avete “scaricato” l’assessore Gallera e cambiato alcuni responsabili del settore sanitario…

“Non parlerei di ‘colpe’, non me la sento di attribuirle tutte a Gallera. Ci sono stati errori, ma non perché non si sia seguito il protocollo, semplicemente non c’erano protocolli da seguire per questo maledetto virus, ricordo che la Giunta passava in riunione 14-16 ore al giorno per capire cosa si poteva fare, la Lombardia era la più colpita, era una situazione che nessuno poteva prevedere, bisognava inventarci soluzioni inedite”.

Tu sei della Val Seriana, sei stato sindaco di Alzano, la zona più colpita. C’è stata la polemica sulla mancata istituzione della “zona rossa” proprio per Alzano e Nembro, Hai seguito la vicenda che ha avuto anche uno strascico giudiziario?…

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