ABBIAMO… REGIONE NOI /3 – MALANCHINI: “Ho passato un periodo terribile. Adesso riprendo con più leggerezza e ironia. Ancora adesso un cittadino di Milano non capisce cosa abbiamo passato noi con il Covid. Il mio impegno sull’agricoltura”

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Ha fatto gavetta, consigliere comunale del suo paese, Spirano, sindaco per due mandati (eletto col 74%), di nuovo semplice consigliere comunale, punta al piccolo record di 30 anni di impegno in prima linea, gli mancano tre anni al traguardo. “Quando arrivo a quota 30, come i grandi sindaci della montagna, posso accontentarmi”. Ma ci sono alle porte le elezioni regionali dove punta al secondo mandato. Eletto in Regione cinque anni fa con una valanga di voti (6200 preferenze con un successo particolare al suo paese, 1220 voti in un paese di 5000 abitanti, 3800 votanti), è uno dei due (o tre) leghisti bergamaschi che hanno grandi possibilità di essere eletti.

Giovanni Malanchini, 48 anni, tre figli, Maddalena 12 anni, Alessandro 8 e Margherita 6 mesi, coltiva la passione politica con un nuovo atteggiamento, più “leggero”, le passioni occupano spazio e non sempre il cuore le può reggere tutte insieme. Anche perché il cuore di Malanchini ha fatto le bizze. “Adesso sto bene, ho passato momenti complicati, mi hanno operato al Papa Giovanni…”. E i tuoi genitori ti hanno chiamato Giovanni proprio in omaggio al Papa bergamasco. “Sì, la mia mamma e mio papà sono sempre stati molto devoti a Papa Giovanni”. Che quando è nato Giovanni, era il 1974, non era ancora stato canonizzato, ma già era venerato come santo.

Il cuore comunque è tornato a battere, sempre dalla parte della Lega. “Certo, per forza…”. Per forza o per amore? “Per amore, per amore…”. Visto come va la Lega in questo periodo… “Ne abbiamo passate di peggio… nel 2012 la situazione era peggiore, al tempo delle ‘scope’, eravamo al 3%  o poco più, l’abbiamo vissuta male, non si sapeva da che parte andare”.

Adesso ci sono stati i congressi della Lega, finalmente dopo anni di commissariamenti. Ma la sorpresa è che alcuni candidati “salviniani” sono stati clamorosamente bocciati, a Bergamo, a Brescia come a Varese. “Per me non è questione di salviniani o no, le cariche si sono giocate sul territorio, intere zone che hanno votato un candidato, altre zone che hanno votato interamente l’altro candidato, hanno pesato di più le conoscenze personali, tutta la pianura ha votato per Mauro Brambilla, Isola e Val Brembana e metà città per Sala“.

E’ stato eletto Fabrizio Sala, sindaco di Telgate, Brambilla è sindaco di Fontanella e ha perso per soli 8 voti (342 per Sala, 334 per Brambilla) . E il nuovo Segretario provinciale ha annunciato che vuole le primarie per scegliere i candidati alla Regione, ribaltando il metodo delle nomine dall’alto. Ti senti sicuro della candidatura?

“Ho dato la mia disponibilità, poi tutto dipende appunto dalle primarie”.

Le elezioni regionali dovrebbero tenersi a febbraio (probabilmente domenica 12 febbraio).

Sei indicato come sicuro di essere eletto… “Quelli che dicono queste cose sono quelli che te la vogliono cacciare. Vediamo…”.

In Regione ti sei occupato principalmente di agricoltura. “Ho fondato, da sindaco, il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca, 52 comuni, 170 aziende agricole, che è il più grande distretto del cibo d’Europa”. Agricoltura della pianura… “Non solo, sono innamorato degli alpeggi… d’estate torno spesso dal mare e mi godo le nostre bellissime montagne. Mia moglie ama  il mare, spesso le fanno compagnia i miei suoceri. Ma in Regione abbiamo fatto tanto a sostegno delle innovazioni. Sono stato primo firmatario della legge a sostegno della transumanza e dell’alpeggio, stanzia 300 mila euro l’anno, centomila a sostegno di tutte le manifestazioni fieristiche e convegni, centomila al finanziamento di corsi per giovani che vogliono imparare a fare il mestiere del casaro e altri centomila euro per l’anagrafe degli alpeggi, una sorta di catasto dei prati liberi destinati all’alpeggio”….

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