Le croci che vengono poste sulle vette delle montagne ad alcuni piacciono, ma ad altri no. Ospitiamo il testo di una lettera scritta dall’albinese Giovanni Signori al sindaco di Aviatico e all’ARPA quando era stata montata la croce sulla Cornagera.
“Con dispiacere ho ravvisato che sul monte Cornagera è stata posta una croce luminosa che predomina la montagna stessa. Da cittadino non credente di Albino e del mondo, non intervengo contro il simbolo che rappresenta la croce in sé, nel rispetto di chi vi si riconosce. Ma avverto la sensazione di prevaricazione da parte di chi, convinto della propria fede, ha posizionato in evidenza il proprio simbolo, su una montagna che io ritengo fruibile da tutti i cittadini italiani e del mondo. Mi chiedo: perché bisogna per forza conquistare e possedere una montagna con un simbolo che rappresenta una parte di persone di quella fede che lo stesso simbolo identifica?
Siamo già circondati da montagne con il medesimo simbolo, la religione cattolica ha chiese, campanili, santuari, cattedrali, asili, ospedali e quant’altro, non potrebbero bastare senza bisogno di invadere queste bellissime montagne? Mi diranno che sono radici cattoliche, ma perché devono condizionare anche i cittadini che non vi si riconoscono? Un’ultima considerazione: era proprio necessario deturpare un paesaggio caratterizzato da formazioni dolomitiche di straordinaria bellezza?…
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