“Ieri sono rimasto stupito. L’esito della visita di controllo è stato migliore di quanto mi aspettassi. Temevo di dover fare un altro ciclo di chemio e invece…”.
Daniele Esposito dice queste parole con il sorriso sulle labbra. Un sorriso che per un po’ di tempo è mancato sulle labbra di questo trentatreenne a cui, cinque mesi fa, il mondo è crollato addosso.
Il vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali di Albino racconta il suo incontro con un ospite sgradito, il tumore.
“Tutto è iniziato il 4 luglio. Mi sono alzato dal letto la mattina e non avevo nulla, stavo benissimo. Poi, in serata, durante una riunione della Lega di Albino, uno dei presenti mi chiede: ‘Cosa hai sul collo?’. Ho toccato con la mano la parte sinistra del collo e sembrava che mi fossero spuntate sotto la pelle delle palle da biliardo da 4 centimetri l’una. Questo è successo dalla mattina alla sera. Quando sono tornato a casa, ne ho parlato con mia moglie e il mattino seguente ho chiamato il mio medico di base. Ho quindi fatto l’ecografia a San Pellegrino. L’ecografo, anziché guardare solo il collo, ha controllato l’addome e le ascelle. E, infatti, nell’addome ha trovato una massa di centimetri 11 x 11 x 20. La mia preoccupazione, ovviamente, aumentava. Il giorno dopo ho fatto gli esami del sangue, da cui è risultato che avevo un valore dell’LDH, un marcatore tumorale, a 2.000, quando il limite è di 250. È poi seguita la visita dall’ematologo, che ha immediatamente chiamato in Radiologia per fare una biopsia dal collo. Dalla Tac e dalla Pet è quindi emerso che avevo qualcosa al testicolo sinistro, all’addome e al collo. Dalla biopsia è risultato che si trattava di un tumore germinale, cioè dei testicoli. Era al terzo stadio e ha intaccato la zona dell’addome e i linfonodi del collo. Il 25 luglio – continua Daniele – ho fatto la visita in Oncologia e il giorno stesso mi hanno ricoverato e fatto gli accertamenti. Dal 31 luglio ho poi iniziato la chemioterapia”.
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