Albino, un pomeriggio di inizio agosto al tempo del Covid. La fila di persone fuori dall’Auditorium comunale in attesa di entrare per fare il vaccino è ordinata, siamo tutti in fila con la mascherina di ordinanza. All’entrata del teatro un volontario con la divisa della Protezione Civile prende a tutti la temperatura col termoscanner e ci invita a sanificare le mani col gel. Una volta entrati nel teatro si prende un numero, si aspetta una decina di minuti, poi una volontaria ci accompagna nel box. Le solite domande di rito: ci viene detto quale tipo di vaccino verrà utilizzato, si firma un modulo e poi il medico ci fa l’inoculazione. Una volta fatto il vaccino, si aspetta seduti su una sedia per un quarto d’ora: se non ci sono problemi si esce dal teatro e si torna a casa.
E’ un piccolo modello di organizzazione ed efficienza il centro vaccinale che è stato aperto ad Albino presso l’auditorium comunale il 20 aprile scorso. È gestito dalla Cooperativa di Medicina Generale IML (Iniziativa Medica Lombarda) che ha vinto il bando regionale, in collaborazione col Comune di Albino (che ha fornito i locali e tutto il necessario gratuitamente).
La Protezione Civile aiuta ad organizzare il servizio e si occupa della sanificazione degli ambienti e 15 medici di famiglia in pensione si sono offerti di fare le vaccinazioni gratuitamente.
Da fine aprile fino a inizio agosto sono state vaccinate 68mila persone, completamente immunizzate con prima e seconda dose, la maggior parte provenienti dalla Valle Seriana, ma anche persone da fuori provincia. Il centro ha nove linee per la vaccinazione ed in ogni linea c’è un medico, un infermiere e un segretario amministrativo.
Nel centro lavorano a turno oltre ai 15 medici in pensione, 75 medici pagati dal Atts, 30 infermieri di Bergamo Sanità, 25 segretarie che sono pagate dalla Cooperativa e 30 volontari della Protezione Civile.
Il presidente della Cooperativa IML è il medico di famiglia Mario Sorlini, che quest’anno è andato in pensione. “Siamo partiti all’inizio con gli over 80, poi con gli over 70 e adesso possiamo vaccinare ogni categoria dai 12 anni in su e i tempi di attesa sono diminuiti. I primi giorni facevamo 400 vaccini al giorno. Poi siamo andati quasi subito a 800 e a fine luglio siamo arrivati a 1.000; l’obiettivo è quello di arrivare a 1.200-1.300 al giorno. I vaccini ce li dà l’ATTS che a sua volta li prende dalla Regione. Il numero di vaccini somministrati dipende da quanti vaccini ci mandano e da quante persone si prenotano. Dopo il decreto del Governo che ha previsto l’obbligo del Green pass dal 6 agosto per entrare in alcuni luoghi al coperto sono aumentate le prenotazioni, soprattutto da parte dei giovani. Abbiamo somministrato tutti i vaccini disponibili: Astrazeneca, Johnson e Johnson, Pfizer e Moderna…
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