ALBINO – Il piccolo capolavoro di Zanga: una lista trasversale con il leghista Piccinini e il grillino Ferrara. Terzi: “Davide ha fatto una cosa mastodontica. Voglio stravincere”

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Se fosse nato non nel 1984, ma venti o trent’anni prima, Davide Zanga si sarebbe divertito a partecipare ai vecchi congressi democristiani, nei quali le varie correnti battagliavano tra loro con colpi bassi (e bassissimi), con equilibri interni che cambiavano dalla mattina alla sera, con nottate insonni che assomigliavano alla “notte dei lunghi coltelli” (ma, per fortuna, senza che nessuno rimanesse ucciso…). E, probabilmente, sarebbe rimasto ammirato dalle strategie di quelle correnti minoritarie, come quelle andreottiana e morotea, che per sconfiggere quelle più grandi e potenti, come la fanfaniana e la dorotea, dovevano tessere ragnatele solide e inestricabili, facendo alleanze anche con persone e gruppi non vicini alle loro idee… e alla fine riuscivano a vincere e a non rimanere schiacciate dai pesi massimi.

E’ un po’ quello che è successo ad Albino, dove le manovre e gli equilibri all’interno della coalizione di centrodestra… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 19 APRILE

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