Io ti sbircio
Lassù e tu mi sbirci quaggiù
come se io fossi una scacchiera
di battaglia navale
non so ancora dove
qui affonderò
ma tu lassù
segnerai una fenditura
con la biro blu
degli occhi
e mi porterai in salvo
su una terra consegnata
un tema della luce
senza crepe: tu m’insegni
il filo la tela
la presa l’abbandono
tenere restare stringere
e poi rinascere.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 LUGLIO