ALBINO – La partita albinese nel centrodestra si gioca all’ombra della Madonnina

229

Che l’ultima parola sulla scelta del candidato a sindaco del centrodestra albinese non sarebbe stata pronunciata sulle sponde del fiume Serio, lo si sapeva da tempo. Il peso del Comune guidato nell’ultimo decennio da Fabio Terzi, che supera ampiamente i 15 mila abitanti, impone un intervento diretto delle segreterie provinciali dei partiti di centrodestra. Però, stavolta, l’ultima parola non verrà pronunciata nemmeno all’ombra delle mura bergamasche, bensì della Madonnina.

Già, perché questa scelta è finita sul tavolo milanese delle segreterie regionali, a cui spetterà decidere se il candidato a succedere a Terzi sarà della Lega o di Fratelli d’Italia.

Vediamo come sono andate le cose. La scelta dei candidati sindaci nei comuni bergamaschi al di sopra dei 15 mila abitanti è sempre frutto di trattativa tra le segreterie provinciali. Stavolta vanno al voto, oltre ad Albino, anche il capoluogo Bergamo, Seriate, Dalmine e Romano di Lombardia.

In particolare, ad essere legati strettamente sono i destini di Albino e Seriate. In questo contesto, rispetto al passato, gioca un peso determinante l’enorme crescita elettorale di Fratelli d’Italia. Il partito meloniano, in effetti, mette sul tavolo della trattativa il fatto di avere ribaltato negli ultimi due anni le gerarchie elettorali nel centrodestra, prendendo il posto che fino a poco tempo fa era occupato dal Carroccio. Questo anche in Valle Seriana, per decenni una delle roccaforti della Lega.

E così, è stato deciso che se il candidato a sindaco di Albino sarà leghista, quello di Seriate dovrà essere di FdI (e viceversa).

Ebbene, l’accordo sembrava ormai raggiunto in questi termini: gli attuali vicesindaci dei due comuni (il leghista Daniele Esposito per Albino e il meloniano Gabriele Cortesi per Seriate) sarebbero stati promossi al rango di candidati sindaci. Del resto, la promozione dei vicesindaci avrebbe rappresentato una garanzia di continuità con le ultime amministrazioni di centrodestra.

Poi, però, questo accordo è saltato a livello provinciale, perché dalla Lega è arrivata la richiesta di mantenere la guida del Comune di Seriate, sacrificando così Albino.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 2 FEBBRAIO

pubblicità