Maurizio Albergoni, l’associazione nata dopo la morte di Federica e quel camper che porta la vita a chi è senza speranza: “La nostra è stata la prima unità mobile per la raccolta di midollo osseo in Italia. Con questo camper io porto in giro Federica, sto sempre con lei. Senza l’associazione che porta il suo nome sarei impazzito dalla disperazione”
Alle due di notte del Natale 2009 nel cielo è apparsa una nuova stella. Detta così, sembra l’inizio di una favola. In realtà, si tratta di una storia di amore e di disperazione, di vita e di morte, di coraggio e di passione.
Quell’ora (le due di notte) e quella data (Natale) segnano la fine di una storia, di una giovane vita spezzata dalla malattia, e l’inizio di un’altra storia, quella portata avanti da genitori tristi ma non rassegnati, e da amici che nel nome di una ragazza combattono per il trionfo della vita.
E’ la storia di una famiglia albinese e di una associazione, unite nel ricordo di Federica Albergoni, che una leucemia fulminante ha strappato ai suoi cari e a questo mondo il 25 dicembre 2009… alle due di notte….
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