ALBINO – L’EX CONSIGLIERE – Manuel Piccinini, il ‘re delle preferenze’ e l’addio (o meglio, l’arrivederci) ‘col magone’

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Quelle di Manuel Piccinini non sono le classiche dimissioni di un consigliere comunale, notizia che, di per sé, non attira l’attenzione dei cittadini. A meno che dietro queste dimissioni ci sia una frattura politica. Non è il caso di Piccinini, che ha lasciato il Consiglio comunale di Albino dopo anni di presenza molto attiva solamente per ragioni professionali.

Le sue dimissioni fanno semmai notizia proprio per come lui ha vissuto e interpretato il ruolo di consigliere comunale. Nessuno può mettere in dubbio l’enorme impegno e la grande passione che lui ha messo in tutti questi anni, mostrando vicinanza ed entusiasmo di fronte alla più piccola iniziativa comunale. È uno che ‘ci ha messo la faccia’ in quel che faceva. Ma non solamente in quel che faceva lui stesso, ma anche in quel che facevano gli altri suoi compagni di viaggio.

La sua presenza, anche quella sui social, ha magari fatto storcere il naso a qualcuno in passato, tanto che i suoi stessi colleghi leghisti ad un certo punto gli avevano tolto l’incarico di capogruppo del Carroccio. Ma lui si era pienamente rifatto dando vita insieme a Davide Zanga alla lista ‘SiAmo Albino’ e ottenendo alle ultime elezioni comunali la bellezza di 424 voti di preferenza personale. Piccinini in quell’occasione si è rivelato il più preferenziato della città di Albino, una sorta di ‘re delle preferenze’ (segno dell’affetto e della fiducia di moltissimi suoi concittadini).

Quando lui nei giorni scorsi ha pubblicamente annunciato le sue dimissioni, è stato sommerso da una valanga di messaggi di dispiacere e di affetto.

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