ALBINO – Terzi e l’errore della TARI: “Tutte le tariffe sono corrette. Dalle minoranze un polverone inutile”

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Nuova puntata per la guerra della TARI del Comune di Albino. Dopo il polverone alzato dalla minoranza nel mese di settembre e la risposta ancor più dura della maggioranza, lo scontro è tornato in scena nell’ultima seduta di consiglio comunale.

Dove sta la novità? Un errore nel calcolo c’è stato e il sindaco Fabio Terzi l’ha ammesso. E qui i consiglieri di minoranza hanno sostenuto di aver avuto ragione nella propria battaglia.

“La vicenda ha inizio diversi mesi fa con la nostra segnalazione nel Consiglio Comunale del 7 maggio 2021 di un’anomalia nel calcolo delle tariffe rifiuti TARI 2021 – spiegano in un comunicato i gruppi Ambiente e Beni comuni, Per Albino Progetto civico e RinnovAlbino –: un errore che avrebbe portato ad un’errata distribuzione dei costi tra i cittadini. In sede di emissione dei modelli di pagamento F24 si è avuta conferma di queste variazioni anomale nelle tariffe, visto lo stupore di molti cittadini. Finalmente nel Consiglio Comunale di lunedì 29 novembre, il Sindaco ha riconosciuto l’errore in modo preciso e dettagliato. In sostanza, semplificando, per un’inversione di importi tra costi fissi e variabili non si è applicato correttamente l’articolo che avrebbe garantito la necessaria gradualità nell’introduzione delle nuove tariffe di Arera. Questo è quanto.

Facciamo eco all’ultimo intervento di Andrea Piazzalunga: finalmente abbiamo tutti capito con chiarezza l’errore commesso. Abbiamo deciso di comune accordo di ritirare la nostra mozione avendo avuto l’ammissione dell’errore dal Sindaco e la conferma della possibilità di rimediare tramite conguaglio delle tariffe dalla Responsabile dell’Ufficio Tributi.

Il nostro Statuto Comunale all’articolo 1 comma 2 cita il principio di equità come fondante della propria azione. Siamo contenti ma restiamo vigili sull’Amministrazione che, proprio per salvaguardare i principi riportati nell’Articolo 1 del nostro Statuto Comunale, ristabilirà l’equità chiedendo il dovuto a chi ha pagato meno e restituendo la quota in eccesso a chi ha pagato di più rispetto alle tariffe corrette”.

Il sindaco Fabio Terzi non si nasconde e ancora una volta prova a fare chiarezza, ridimensionando la portata dell’errore. E di fatto rispedendo al mittente le accuse della minoranza. “La montagna ha partorito il topolino – esordisce il primo cittadino, sorridendo -: dopo tanto clamore e tanto fumo, le cose cambiano poco per i cittadini. Non è assolutamente vero che la TARI è sbagliata: quella proposta dalla minoranza è una versione semplicistica e distorsiva della realtà.

Abbiamo costruito in maniera corretta il Piano Economico e Finanziario, da cui deriva il piano tariffario. Abbiamo imputato correttamente costi fissi e costi variabili nel Piano Economico e Finanziario, seguendo le linee guida di Arera. Rispetto a quanto accadeva qualche anno fa, Arera dice che devi calcolare costi fissi solo lo spazzamento delle strade e i costi amministrativi, tutto il resto rientra tra i costi variabili: per intenderci, anche il camion che parte con due omini e va a raccogliere la spazzatura è un costo variabile, non solo la pesata del bidone. La divisione è stata effettuata in modo corretto”.

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