Arrivando a Casale, l’ultimo paese della Valle del Lujo, torna alla mente la vecchia canzone “Che sarà” dei Ricchi e Poveri, che all’inizio recita: “Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato…”.
Infatti, il piccolo borgo sembra addormentato in questa fredda mattina di fine febbraio. Una leggera coltre di nebbia impedisce di guardare dall’alto il fondovalle, che da quassù appare grigio, come è grigio anche il cielo coperto da nubi. E, nel bel mezzo di questo ‘grigiore’, c’è Casale, tranquillo e al tempo stesso simpatico.
Ci troviamo sul territorio comunale di Albino, ma il capoluogo è lontano anni luce. Qui non c’è il rumore delle auto, non c’è traffico, non si sentono le voci confuse della cittadina seriana. Qui regna la pace tipica dei paesini di montagna. Ma, oltre alla pace, ci sono anche i problemi dei paesini di montagna. Uno di questi è il venir meno, anno dopo anno, dei servizi.
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