“Certo che mi piange il cuore. Ho dedicato alla Fondazione Honegger 9 anni della mia vita, vissuti a stretto contatto con residenti e parenti, con dipendenti e volontari. Specialmente con i residenti (a me non piace chiamarli ospiti) si è creato un legame indissolubile, che quindi continuerà ancora, pur non essendo più presidente”.
Tiziano Vedovati è seduto nel salotto di casa, mi guarda e poi volge lo sguardo verso la parete. In quel momento, in pochi secondi, scorrono davanti ai suoi occhi i volti incrociati in questi 9 anni, volti segnati dall’età e dal dolore, ma anche da una inesauribile voglia di vivere.
“Mi trovavo al Centro Diurno e stavo salutando tutti alla fine della mia presidenza. In mezzo a loro c’era una signora in carrozzina, una persona che ha purtroppo un livello cognitivo molto basso. Ad un certo punto, alla fine del mio saluto, si è messa a piangere. Quelle lacrime mi ripagano di tutto, mi viene la pelle d’oca a pensarci… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 12 LUGLIO